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Marocco, Le città Imperiali

  • Foto del escritor: Ousliman
    Ousliman
  • 26 abr 2020
  • 3 Min. de lectura

Actualizado: 28 abr 2020

Le città imperiali del Marocco sono quattro: Fes, Marrakech, Rabat e Meknes.



Devono il loro nome all’opera delle varie dinastie di regnanti che, in tempi diversi, le scelsero come residenza, aumentandone il fascino durante il proprio regno attraverso importanti interventi architettonici. Prima che gli arabi giungessero in Marocco, i berberi, che popolavano il territorio, vivevano in agglomerati che ben difficilmente potevano essere considerate vere e proprie città. Con la diffusione del culto musulmano si affermò il modello di agglomerato urbano della medina. Le varie dinastie che si susseguirono trasformarono quattro di queste città in qualcosa di più sontuoso attraverso la costruzione di palazzi, moschee, medersee relative mura fortificate. Tali città sono conosciute con il nome di città imperiali.


MARRAKECH: la citta’ rossa

È la terza città più grande de so: sablanca e Rabat, ed è la capitale della regione medio-sud-ovest di Marrakech-Tensift-El Haouz. Marrakech è la più importante delle quattro ex città imperiali del Marocco (città che sono state costruite dall’impero marocchino berbero). Nel XII secolo, gli Almoravidi edificarono numerose madrase (scuole coraniche) e moschee a Marrakech che portano influenze andaluse. Le pareti rosse della città, erette per volere di Ali ibn Yusufnel 1122-1123 e vari edifici costruiti in questo periodo in pietra arenaria, hanno dato alla città il soprannome di “città rossa” o “città d’ocra”.



FEZ: la citta’ santa

Nella parte settentrionale del Marocco, a 350 metri sul livello del mare, si trova la città imperiale di Fez, vera roccaforte della cultura e dell’identità del Paese. Entrando a Fez vi sembrerà di aver fatto un tuffo nel passato e respirerete un’aria medievale: i vostri sensi si perderanno fra paesaggi meravigliosi, suoni particolari, ricchi profumi e moltissimi colori. Fez si divide in Città nuova, cioè la città imperiale costruita a partire dal 1200, e la Città Vecchia, o Medina,  la più antica parte murata di Fes, un vero labirinto di stradine, oltre 9 mila, con mercati di ogni tipo, dai tappeti agli oggetti in ottone, della ceramica ai tessuti e alla pelle, e dove le merci vengono ancora trasportate a dorso d’asino. La medina di Fès rappresenta l’ombelico del Marocco, dove la vita quotidiana scorre nei bassifondi: qui la gente vive, lavora, va a scuola e a fare la spesa, strizzata tra più di 9mila vicoli tortuosi, dove il tempo è scandito dal richiamo del muezzìn e dal rumore dei carretti che passano sul selciato. Si può iniziare il giro dalle medersa situate nella medina. La medersa Bou Inania e la medersa el-Attarine, a ridosso del suq delle spezie, risalgono al XIV secolo e sono capolavori dell’architettura mereneide. Dal suq dell’henné si raggiunge Place Nejjarine, il regno dei falegnami: qui si trova l’omonima fontana decorata in ceramica e stucchi. Dalla medersa el-Attarine si raggiunge la Moschea – Università Kairaouine, in continua attività da quando fu edificata nell‘859. È la più antica istituzione educativa al mondo ed è stata la più grande moschea dell’Africa settentrionale, finché non è stata costruita quella di Hassan II a Casablanca. Ma la vera cosa bella è passeggiare senza meta, girare a destra, poi a sinistra, da una viuzza a un’altra.



MEKNES: la citta’ verde

L’aggettivo giusto per questa città imperiale è “verde”: si trova in una zona molto fertile ai piedi del Medio Atlante, coltivata a vigne ed oliveti, caratteristica che ne fa il centro dell’industria del vino del Marocco. La storia di Meknes è fatta di momenti di gloria alternati a momenti di decadenza. Nel XVII secolo, il crudele sultano Moulay Ismail  costruì palazzi, moschee, giardini, vasche, scuderie, ma non riuscì a portare a termine l’infinita cinta muraria lunga 25 km. il monumento più interessante di Meknes è il Mausoleo di Moulay Ismail, l’unico in Marocco ad essere accessibile ai non musulmani. Ricordatevi che il venerdì l’accesso è consentito solo ai musulmani, che vengono da tutto il Paese per venerare la tomba.




RABAT: la capitale

Rabat, la capitale del Marocco, è una moderna città lungo la costa occidentale del Paese che si affacciata sull’oceano Atlantico. Oltre ad essere la sede del Governo marocchino, Rabat è il centro principale della cucina tradizionale e dell’architettura della nazione, un vero e proprio gioiello dove gli edifici coloniali, i viali adornati dalle palme e l’atmosfera cosmopolita rendono la città una meta imperdibile durante il vostro viaggio in Marocco. Dopo Casablanca, Rabat è la città più grande del Paese, famosa per i monumenti storici, i tappeti di lusso e i ricami: la Medina di Rabat è pittoresca e caratterizzata dai classici vicoli stretti e acciottolati, gallerie d’arte e numerosi negozi ma in più regala una splendida vista sull’oceano Atlantico. Monumenti fenici, romani, della dinastia degli Almohadi e della dinastia berbera di Merinide raccontano la lunga storia di Rabat. Sorprendenti la Muraglia degli Andalusi che protegge la zona meridionale della Medina, costruita nel 1600 in argilla, e la città vecchia, più schematica rispetto alle altre Medine.

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